Uno scenario complesso con difficoltà inaspettate
I primi segnali di questa crisi si sono avvertiti all’inizio dello scorso anno con la carenza di microchip (semiconduttori), componenti fondamentali per la produzione di auto sempre più ricche di dispositivi tecnologici all’avanguardia.
Con il passare dei mesi i tempi di consegna hanno iniziato a crescere a dismisura, si è ridotta drasticamente la disponibilità di vetture in pronta consegna e la produzione dei costruttori si è dovuta razionalizzare eliminando dai propri listini una serie di optional che richiedevano un alto fabbisogno di chip.
Le speranze di uscire velocemente da questa situazione sono state affossate dal conflitto in Ucraina, Paese produttore di cablaggi, acciaio e neon (per fermarci a quanto riguarda il settore automotive).
La carenza sempre più cronica di componenti fondamentali per l’assemblaggio di automobili sta costringendo i costruttori a frequenti chiusure degli impianti, con ricorso alla cassa integrazione quando possibile, e le conseguenze per i settori collegati sono molteplici e in parte ancora poco conosciuti dal grande pubblico.
Salvo rarissime eccezioni oggi i tempi medi di produzione per una vettura ordinata ex novo variano da un minimo di 7 mesi e possono arrivare ben oltre i 12 mesi.
I prezzi di listino continuano a subire aumenti periodici congiuntamente ad una riduzione marcata degli sconti; è verosimile considerare un’inflazione media rispetto al 2021 pari al 15% per quanto riguarda il costo reale di acquisto di una vettura nuova.
Il vantaggio di rivolgersi ad una società di noleggio a lungo termine sfruttando il suo potere contrattuale è sempre notevole, ma c’è chiaramente anche una pressione sui canoni mensili.
La scarsità di vetture nuove, come è facile capire, ha comportato un incremento della domanda nel mercato dell’usato e anche in questo caso la conseguenza è una forte crescita dei prezzi.
Le società di noleggio a breve termine sono a loro volta colpite dalla situazione e l’erogazione del servizio di auto sostitutiva, che dipende in larga parte da questo canale, viene messa in difficoltà.
Soluzioni e prospettive, il noleggio a lungo termine è vincente
L’osservazione dei dati conferma che il noleggio a lungo termine, storicamente anticiclico rispetto alle congiunture negative, è un elemento che conferisce stabilità al mercato dell’auto: la flessione delle immatricolazioni registrata nel primo trimestre è inferiore al 10%, un numero pesante ma più contenuto.
Affrontare il contesto sopra descritto affidandosi ad un operatore professionista e con forte potere contrattuale nei confronti dei costruttori rappresenta una garanzia per i clienti finali.
Le società del settore si stanno concentrando su strategie volte a garantire un’ottimizzazione dei costi agendo principalmente su 3 fronti.
1) Stock
Una politica di acquisizione che anticipa le richieste dei clienti e si indirizza sui modelli con maggior richiesta sul mercato e configurazioni predeterminate permette di migliorare ulteriormente le condizioni economiche e guadagnare qualche mese sui tempi di consegna.
Oggi il termine stock può trarre in inganno per quanto riguarda la velocità con cui le auto possano essere rese disponibili, le pronte consegne infatti sono praticamente inesistenti: si riferisce ad ordini già processati per effetto di accordi precedentemente raggiunti con i costruttori, acquisti massivi con sconti molto più elevati e conseguentemente canoni di noleggio più bassi.
Queste azioni sono state potenziate dalle società di noleggio più lungimiranti e l’offerta del cosiddetto stock oggi presenta un’ampia gamma di modelli, presidiando vari segmenti e differenti alimentazioni.
Il classico ordine ex novo su vettura configurata direttamente dal cliente è sempre possibile ma, oltre alla minore economicità, si presta a maggiori incognite legate ai tempi di produzione e all’effettiva disponibilità di alcuni accessori.
2) Rinoleggio
Il noleggio a lungo termine su vetture usate che vengono restituite dai contratti in chiusura si sta rivelando una soluzione molto pratica ed efficace e raggiunge il duplice obiettivo di contenere ulteriormente i canoni e ridurre fortemente i tempi di attesa.
Sono interessate le vetture con bassi chilometraggi e buone condizioni generali, con questa soluzione è possibile mettere a disposizione in poche settimane una vettura efficiente.
Questo prodotto nel passato è stato un po’ sottovalutato, gli operatori hanno recentemente investito per migliorare i processi necessari a renderlo più fruibile e i primi riscontri dal mercato sono molto incoraggianti.
3) Durate contrattuali
La pandemia ha comportato, come sappiamo, una mutazione delle abitudini lavorative di molte persone: tra smart working e appuntamenti che spesso vengono gestiti online le percorrenze chilometriche si sono mediamente ridotte considerevolmente.
Le società di noleggio a lungo termine hanno quindi promosso campagne per estendere i contratti esistenti con conseguenti bonus o riduzioni dei canoni.
Anche per chi si prepara a sottoscrivere il primo contratto di noleggio a lungo termine viene spesso consigliata una valutazione su un periodo più lungo rispetto al passato coerentemente alle previsioni di utilizzo della vettura.
Se un tempo il classico contratto di noleggio a lungo termine era per una durata di 36 mesi oggi la media è molto più vicina ai 48 e non è infrequente che se ne stipulino da 60 già in partenza.